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La suite libera e completa per l'ufficio
Disponibile: Apache OpenOffice 4.1.15

I numeri di OpenOffice.org

La suite libera per ufficio ha superato la soglia dei 50 milioni di download e gli analisti stimano che abbia raggiunto una quota di mercato del 10%

OpenOffice.org, la più diffusa tra le suite libere per ufficio, ha ormai stabilmente raggiunto la seconda posizione sul mercato con circa 100 milioni di utenti, che – secondo le stime degli analisti – equivalgono a una quota di mercato del 10%. Si tratta di un risultato assolutamente eccezionale per un prodotto che è arrivato sul mercato nel mese di maggio del 2002.

Nel corso di questi anni, i download delle diverse versioni del programma hanno raggiunto e superato la cifra di 50 milioni (una crescita incredibilmente rapida, se consideriamo l'importanza della suite per ufficio sia per la produttività dei singoli che per lo scambio di documenti tra utenti e aziende). Questo dimostra che gli utenti continuano a guardare con interesse e attenzione a OpenOffice.org.

I report degli analisti – Forrester, Gartner, IDC e Jupiter – attribuiscono alla suite libera per ufficio una quota di mercato del 10% (Forrester arriva addirittura al 15% nell'area degli enti pubblici). Il gruppo numericamente più numeroso è quello degli utenti Windows, ma bisogna tenere presente che OpenOffice.org è l'unica suite a offrire una versione per tutti i principali sistemi operativi.

Nel mondo Linux, OpenOffice.org è presente all'interno di tutte le distribuzioni: Debian, Fedora, Gentoo, Linspire, Mandriva, Novell-Suse, Red Hat e Ubuntu. Inoltre, viene commercializzato – come prodotto proprietario – da Sun, che ha fatto nascere il progetto OpenOffice.org donando alla comunità il codice sorgente di Star Office, e da altre strutture come Red Office, Magyar Office, SOT Office e Workplace. Infine, è presente con regolarità nei CD delle riviste di tutto il mondo.

OpenOffice.org è anche la suite per ufficio disponibile nel maggior numero di versioni linguistiche, tra i progetti riconosciuti in modo ufficiale – che sono circa 40 – e quelli gestiti localmente dai governi, come nel caso delle lingue bantu in Africa (kinyarwanda, sotho/sepedi, swahili, tswana e zulu) o della lingua maori in Australia e Nuova Zelanda, o dalla comunità locale, come nel caso dell'occitano nel sud e del bretone nel nord della Francia, del gaelico in Scozia e dell'armeno in Armenia. In totale, la suite è disponibile in 76 versioni linguistiche.

PLIO, Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org: http://it.openoffice.org
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Per informazioni:
Italo Vignoli
PLIO - Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org

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